Tag: specialità

bignè craquelin

bignè craquelin

Avevo voglia di mettermi alla prova e allora per questo San Valentino appena festeggiato ho voluto cimentarmi in un classico della pasticceria francese, il bignè. Quel dolcetto che troviamo nei classici cabaret di pasticceria, ripieno di panna o crema, o protagonista nell’accompagnare altri classici dolci 

fave in porchetta

fave in porchetta

Questo contorno è tipico delle mie parti, le Marche. Quando le fave invece “invecchiano” di qualche giorno, e non si presentano più belle fresche si sgranano e si cuociono in padella con gli aromi che ricordano la preparazione della porchetta di maiale, ecco perchè il 

ravioli di ricotta con carciofi e bottarga

ravioli di ricotta con carciofi e bottarga

Tempo di carciofi, sono buoni e fanno bene. Da sempre preferisco usare i prodotti secondo la loro naturale stagionalità, in un mondo che va veloce forse è naturale trovare la stessa frutta e verdura tutto l’anno, ma io sono stata abituata sin da bambina a non mangiare prodotti fuori stagione e, finché riuscirò farò in modo di abituare anche i miei cari a perseguire questa idea. Buoni arrostiti, in umido e fritti, li adoro crudi da mangiare in insalata o per accompagnare piatti di carne e primi piatti. La scelta è sempre azzeccata. Oggi preparo dei ravioli, ho scelto un ripieno semplice a base di ricotta di pecora e una spolverata di prezzemolo per poi accompagnarli ad un condimento sfizioso e importante. La bottarga dona un gusto forte ed esalta il sapore del carciofo. Per la ricetta e per il procedimento da fare per ottenere i ravioli vi ricollego a…(vedi qui). Di seguito procediamo con la preparazione del condimento.

Per 4 persone
ravioli 600 gr.
carciofi spinosi 3
olio evo
aglio 1 spicchio
prezzemolo
sale
bottarga di muggine

Pulire i carciofi dalle foglie esterne più dure e dal gambo. Rifilare le punte e togliere l’eventuale barbetta e poi tagliarli a fettine piuttosto sottili. Togliere la parte esterna del gambo e tagliare a rondelle la parte tenera interna. Mettere in una ciotola con dell’acqua fredda e mezzo limone spremuto, questo per evitare l’ossidazione. Tritare finemente il prezzemolo. In una padella soffriggere lo spicchio d’aglio tritato con dell’olio e poi aggiungere i carciofi scolati bene. Aggiustare di sale e farli insaporire. Coprire con dell’acqua calda e portare a cottura. Ci vorranno più o meno una decina di minuti. Spolverare con del prezzemolo. In una pentola capiente portare a bollore dell’acqua salata e fate cuocere i ravioli. In una padella bassa e larga mettete i carciofi con un filo d’olio e aggiungere un pò di acqua di cottura, quando i ravioli sono pronti scolateli e metteteli nella padella con i carciofi, saltateli e fate in modo che il sughetto con l’acqua di cottura si amalgami e crei una cremina. Impiattate, spolverate di prezzemolo e terminate con una generosa grattata di bottarga.

guancia di manzo brasata

guancia di manzo brasata

Siamo sempre di corsa e in cucina abbiamo la necessità di preparare piatti veloci…ma ogni tanto cimentarsi in piatti più elaborati e lunghi di preparazione io lo trovo stimolante, è un mettermi alla prova. Così oggi ho deciso di cimentarmi in un piatto non veloce 

orecchiette

orecchiette

Questo giro andiamo al sud e precisamente in Puglia. Nel nostro viaggio virtuale tocchiamo il tacco d’Italia con i suoi villaggi collinari la campagna dai sapori antichi ricca di olivi secolari e ovviamente la sua costa mediterranea. Tipico piatto che accomuna tutta la regione sono 

fregola di mare

fregola di mare

La fregola, o frègula, è una pasta tipica sarda a base di semola di grano. Sono delle palline che si creano per rotolamento irrorando con un filo d’acqua la semola in recipiente di coccio. Versando l’acqua questa si impasta con la semola e si creano sfregando delle palline che verranno poi infornate per asciugarle e per dare loro un bel colore dorato. Ora è facile reperirla anche al supermercato ma la produzione artigianale o meglio ancora quella fatta in casa dona un aspetto più rustico sia per la irregolarità del formato che per la consistenza più dura e tostata. Si cucina in brodo o asciutta, oppure risottata facendo assorbire il sugo. Ottima con un sugo a base di carne di pecora o agnello, sfiziosa con un buon sugo di pesce, gustosa nelle minestre a base di ricotta salata. Oggi, complice il sole, la preparo pensando al mare.

per 4 persone
fregola 250 gr.
pesce misto (cozze, vongole, gamberi, calamaretti)
olio
aglio
vino bianco
passata di pomodoro
prezzemolo
sale

Per prima cosa pensiamo al pesce, puliamo i calamaretti e i gamberi, togliamo i filamenti alle cozze e spazzoliamole e sciacquiamo bene le vongole. In una padella bassa e larga facciamo aprire i molluschi con uno spicchio d’aglio un filo d’olio e una spruzzata di vino. Una volta aperti preleviamoli e sgusciamoli, non tutti qualcuno è bello da presentazione. Filtriamo il liquido e teniamolo da parte. In una pentola mettiamo uno spicchio d’aglio tritato e un giro d’olio e lasciamo soffriggere appena, versiamo il pomodoro e lasciamo insaporire qualche minuto. Aggiungiamo il liquido delle cozze e proseguiamo la cottura per ca. 5 minuti. Aggiustiamo di sale, senza esagerare, e uniamo il pesce.

Far cuocere una decina di minuti. Assaggiamolo e se il gusto ci piace possiamo proseguire. La fregola in cottura assorbirà tutto il liquido per cui se vediamo che non sarà sufficiente allunghiamolo con un pò d’acqua calda. Quando bolle prepariamo la fregola e versiamola, portiamo a cottura mescolando di tanto in tanto. Basteranno ca. 6/7 minuti o quanto indicato sulla busta, se il prodotto è confezionato. A questo punto impiattate e servite ben calda spolverando con una generosa manciata di prezzemolo tritato.

ravioli agli agrumi

ravioli agli agrumi

Una mia affezionata cliente mi ha chiesto un primo piatto da presentare ad una cena così ho studiato un primo piatto fresco ma sostanzioso. I classici piatti regionali li trovo troppo pesanti per il periodo così ho optato per una pasta ripiena ma dal ripieno 

caramelle ripiene di ricotta e salsiccia

caramelle ripiene di ricotta e salsiccia

In cucina si sa non si butta via nulla, basta un pò d’inventiva e creatività e si possono presentare piatti con gli avanzi, basta dargli un’altra veste. Questo piatto nasce perchè mi era rimasto un pò del ripieno con cui avevo fatto il polpettone di 

tagliatelle integrali al ragù

tagliatelle integrali al ragù

Un paio d’ore prima di pranzo ti viene riferito che avrai ospiti a pranzo. Dopo un minuto di panico ti ricordi della scorta di ragù in freezer e così allestisci il tavolo e prepari gli ingredienti per preparare della pasta all’uovo. Chi mi conosce bene sa che mi piace sporcarmi le mani di farina per impastare, così apro il cassettone dove tengo le mie farine e vedo la integrale. E se provassi? Per non farle troppo toste integro la integrale con la 00 e il gioco è fatto. Sono rimasta molto soddisfatta, soda al punto giusto, maneggevole da tirare e il sapore molto buono. Così quando i miei ospiti sono arrivati dopo un veloce aperitivo si sono gustati un buon piattone di tagliatelle fatte in casa.

Per 4 persone

uova 3 grandi
farina 00 165 gr.
farina integrale 165 gr.

Miscelare le due farine e disporle a fontana al centro del tagliere, aprire le tre uova e metterle al centro della fontana. Con una forchetta sbatterle e pian piano prendere la farina intorno fino a quando le uova sono ben assorbite, dopo di che iniziare a impastare con le mani fino a quando tutta la farina non sia stata tutta raccolta, se l’impasto dovesse risultare ancora appiccicoso mettere un pochino di farina 00, al contrario se dovesse essere troppo duro bagnatevi leggermente le mani e riprendete a impastare. Lasciate riposare il panetto almeno una mezz’ora coperto da pellicola o mettetelo in un foglio per alimenti. Spolverate il tagliere di farina, ponete al centro il panetto infarinato e con il mattarello schiacciatelo e iniziate a tirarlo. Quando sarà un pò steso iniziate ad arrotolarlo nel mattarello e allargate la sfoglia. Lo spessore per le tagliatelle non deve essere sottilissimo.

Ora prendete un canovaccio e arrotolate la pasta su di esso così si asciugherà e l’umidità della pasta verrà assorbita dalla stoffa. Dopo una mezz’ora riprendete la vostra pasta, liberatela dal canovaccio e riarrotolatela a girandola prendendo gli estremi e portandoli verso il centro, ora con l’aiuto di una coltellina o di un buon coltello a lama liscia tagliate le vostre tagliatelle che non devono essere più larghe di 6/7 mm. Srotolatele e spolverate di semola per non farle attaccare. Portate a bollore una pentola d’acqua salate e calate le vostre tagliatelle. Il tempo di cottura è brevissimo visto che sono fresche. Scolatele e tuffatele nel ragù. Servite calde.

se(b)ada

se(b)ada

Questo è uno di quei giorni che ti svegli nostalgica. A volte pensi ai periodi più spensierati della gioventù, ai primi anni trascorsi a Bologna, a volte alle vacanze appena trascorse o a quelle più datate. Oggi mi sono sentita nostalgica di questo dolce, i