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Lasagne alla bolognese

Lasagne alla bolognese

Qualche tempo fa decisi di perfezionarmi sulla preparazione di primi piatti locali così seguii un corso con una maestra sfoglina per imparare a tirare la sfoglia. La pasta tirata con il mattarello ha un gusto diverso e la porosità che acquista la senti al palato 

pollo alla stroganoff

pollo alla stroganoff

L’accostamento carne e funghi credo sia un classico anche della nostra cucina italiana. Questa variante è una rielaborazione del manzo alla stroganoff, piatto tradizionale russo. Gli straccetti di pollo li trovo più gustosi ed il tutto è esaltato dalla salsa di accompagnamento, composta da una 

trippa alla menta

trippa alla menta

Era da tanto che non la preparavo e vi devo dire che ne avevo voglia, non è un piatto leggero ma è molto gustoso e la menta dona un tocco di freschezza molto piacevole. Di piatti a base di trippa ce ne sono un’infinità, alla fiorentina, alla romana, alla sarda, in bianco o con il pomodoro. Questa mia versione è molto simile alla tipologia detta alla romana, ma ho omesso il guanciale e preferito un pecorino sardo anzichè il romano che trovo troppo sapido. Al macellaio chiedo sempre la parte detta cuffia, dove la carne è più soda e la superficie a nido d’ape rimane meno viscida.

trippa 1 kg.
carota 1
sedano 1 gambo
cipolla bianca 1 piccola
aglio 1 spicchio
vino bianco 1/2 bicchiere
passata di pomodoro 1/2 tazza
sale
menta
pecorino
olio evo

Lavare bene le trippa, asciugarla e tagliarla a listarelle. Preparare un trito di sedano carota e cipolla e metterlo in una pentola capiente con un giro d’olio extravergine. Far soffrigere e aggiungere lo spicchio d’aglio pulito e schiacciato.

Unire la trippa e insaporire, aggiungere il vino e lasciar sfumare bene. Una volta evaporato aggiustare di sale e unire il pomodoro. Aggiungere poca acqua calda, la trippa rilascerà il suo liquido. Abbassare il fuoco, coprire con il coperchio e lasciar cuocere almeno un’ora. Trascorso il tempo constate la consistenza della carne, deve risultare morbida ma ancora consistente. Nel caso aggiungere ancora un pò d’acqua e proseguire un’altra mezz’ora. Aggiungere in ultimo la menta e il pecorino grattugiato e lasciar ultimare la cottura senza coperchio così il pecorino nello sciogliersi si amalgamerà al sughetto mantecando il tutto. Servite calda con una spolverata di menta e ancora pecorino.

banana bread

banana bread

Il banana bread è un dolce di origini anglosassoni e si presenta come un plumcake goloso e profumatissimo. Fare questo dolce ha due vantaggi: 1) è facile e veloce da fare, 2) ti permette di usare le banane che sono diventate troppo mature da mangiare. 

saltimbocca al salmone

saltimbocca al salmone

Rivisitazione di un classico piatto della cucina romana. La ricetta tradizionale prevede la carne di vitello qui invece il protagonista è il salmone, per il resto gli ingredienti e il procedimento di esecuzione è il medesimo. Trovo questo piatto fresco e invitante si può presentare 

strudel

strudel

Ricordi e sapori d’infanzia. In questo periodo dell’anno in casa si sentiva un profumo caldo di mele cotte e cannella. Mia mamma è trentina e a tavola portava spesso i piatti della sua tradizione, canederli in brodo, il zelten durante le festività natalizie e l’immancabile strudel. Buono da mangiare a fine pasto ma anche a merenda accompagnato da un buon tè. La ricetta è molto discutibile, ognuno ha il suo modo di prepararlo. Con la pasta che non è né una frolla né una sfoglia ma è la pasta da strudel tirata sottilissima e il ripieno è il classico con mele, pinoli uvetta e cannella. Ci sono molte varietà di mele a me hanno insegnato ad usare le renette un pò più acidule e dalla buccia rugginosa. La pasta come dicevo è una pasta diversa chiamata anche pasta matta, la presenza dell’olio consente di avere una pasta elastica adatta ad essere tirata sottilissima, anche qui alcuni mettono un uovo per avere più elasticità, altri no. In Alto Adige mettono anche un pizzico di lievito ecco perchè sembra quasi una frolla. Nel Trentino no, rimane più sottile e croccante. Questa è la ricetta della mia famiglia.

Per la pasta
farina 00 130 gr.
acqua 80 ml.
olio di semi 13 ml.
sale 2 gr.

Per il ripieno
mele renette 4
uvetta 70 gr.
pinoli 35 gr.
zucchero 50 gr.
buccia grattugiata di mezzo limone
burro 30 gr.
grappa mezzo bicchierino (facoltativo)
pane grattugiato 50 gr.
cannella 1 cucchiaino

Per la finitura
uovo 1
zucchero 1 cucchiaio
cannella
zucchero a velo

Mettere l’uvetta a bagno con dell’acqua per ammorbidirla (potete farlo anche la sera prima). Sbucciare le mele e affettarle non troppo finemente. Prendete una ciotola capiente e mettete le mele. Aggiungere lo zucchero, i pinoli,
l’uvetta scolata e leggermente strizzata, la buccia grattugiata del mezzo limone, la grappa se la gradite. Sciogliete il burro e aggiungetelo alle mele lasciandone un pò da parte (vi servirà per spennellare la pasta) e in ultimo la cannella. Con un cucchiaio mescolate bene il tutto coprite con pellicola e lasciate in frigo a macerare. Ora dedichiamoci alla pasta. In una ciotola versate la farina setacciata, l’acqua l’olio e il sale e mescolate bene. Trasferite la massa sulla tavola e impastate coprite la pasta con la pellicola e mettete in frigorifero a riposare per almeno una mezz’ora. Trascorso il tempo infarinate la tavola e tirate la pasta più sottile che potete dandole una forma rettangolare. Con l’aiuto del mattarello aiutatevi, arrotolando la pasta, a trasferirla su un foglio di carta forno che servirà sia per appoggiarla in teglia che per aiutarvi ad arrotolare lo strudel.

Di nuovo stesa spennellatela con il burro fuso e raffreddato (quello che avevate lasciato da parte) lasciando i bordi puliti di almeno un paio di centimetri. Spolverate con il pane grattugiato. Ora mettete le mele distese sulla pasta cercando di livellare bene il tutto e con l’aiuto della carta iniziate ad arrotolare la pasta, chiudete e sigillate i bordi. Trasferite il tutto su una leccarda da forno e finite spennellando con l’uovo sbattuto e lo zucchero e cannella mescolati insieme. Infornate a forno caldo a 180° per circa 40/45 minuti ca. Lasciate ben raffreddare prima di tagliare e al momento di servire se vi piace spolverate di zucchero a velo.

su spinu

su spinu

Su spinu è un piatto della tradizione contadina sarda. Ideale per il periodo invernale quando si consuma piacevolmente stufati e carni in umido. La carne di maiale è sostanziosa, le olive sono gustose e l’aggiunta della verza aiuta ad equilibrare l’insieme. Originariamente il piatto presenta 

ravioli al cavolfiore

ravioli al cavolfiore

Questo piatto nasce da un’idea di cucinare un primo piatto nel vino. Volevo un ripieno corposo e ricco che stava bene con il sapore forte e amarognolo dato dal vino rosso cotto. Ebbe così successo che in menù il piatto portava il nome del locale, 

agnello con i carciofi

agnello con i carciofi

Solitamente siamo abituati a consumare carne di agnello durante il periodo pasquale, o perchè gli diamo un significato cristiano o perchè, come ci raccontano, in questo periodo la carne è più buona. Io adoro l’agnello anche se ha un’odore particolare e la sua carne non è molto magra. Mi piace sia cotto al forno sia in umido, perchè diventa più tenero, cotto arrosto o grigliato invece rimane più tenace e a volte gommoso. In umido mi piace accostarlo alle verdure che siano cardi, finocchietto selvatico o, come in questa ricetta, ai carciofi. L’abbinamento lo trovo geniale, la dolcezza del carciofo ben si sposa con il sapore forte della carne. Per una cena in cui volete fare bella figura presentatelo con del riso pilaf.

spalla d’agnello 1,5 kg. ca.
carciofi 5/6
olio evo
prezzemolo
aglio
vino bianco.

Da fare in umido preferisco la spalla o le costoline, fatevelo sporzionare e tagliare a bocconi dal macellaio. In una pentola capiente mettete a soffriggere l’aglio tritato con l’olio e poi unite la carne e fatela rosolare un pò. Sfumate con del vino bianco e una volta perso l’effetto dell’alcol salate e unite un pò di prezzemolo.

Fate insaporire e coprite con dell’acqua calda. Iniziate la cottura a fuoco medio mettendo il coperchio. Nel frattempo pulite i carciofi, togliete le foglie esterne dure e tagliate le punte, pulite la base e se i gambi sono teneri anche questi. Tagliateli a metà e da ogni metà ricavatene tre parti, pulite dall’eventuale barbetta e metteteli in una ciotola con dell’acqua fredda e mezzo limone. Dopo circa 25 minuti togliete il coperchio e aggiungete i carciofi, salate ancora un pochino e aggiungete altra acqua calda se necessario. Continuate la cottura altri venti minuti con il coperchio. Trascorso il tempo assaggiate, se la carne è morbida continuare la cottura altri cinque minuti senza coperchio per far restringere un pochino il sughetto, altrimenti proseguite ancora. Al momento di servire spolverate con dell’altro prezzemolo tritato.

carciofi alla menta

carciofi alla menta

La stagione ancora ci propone dei bei carciofi così li abbino alla menta fresca e preparo un contorno fresco e sfizioso che ricordano quelli alla moda romana. La preparazione è semplice e veloce. carciofi 4 aglio 2 spicchi prezzemolo menta olio evo sale pepe vino