Tag: pasta

ravioli agli agrumi

ravioli agli agrumi

Una mia affezionata cliente mi ha chiesto un primo piatto da presentare ad una cena così ho studiato un primo piatto fresco ma sostanzioso. I classici piatti regionali li trovo troppo pesanti per il periodo così ho optato per una pasta ripiena ma dal ripieno 

caramelle ripiene di ricotta e salsiccia

caramelle ripiene di ricotta e salsiccia

In cucina si sa non si butta via nulla, basta un pò d’inventiva e creatività e si possono presentare piatti con gli avanzi, basta dargli un’altra veste. Questo piatto nasce perchè mi era rimasto un pò del ripieno con cui avevo fatto il polpettone di 

tagliatelle integrali al ragù

tagliatelle integrali al ragù

Un paio d’ore prima di pranzo ti viene riferito che avrai ospiti a pranzo. Dopo un minuto di panico ti ricordi della scorta di ragù in freezer e così allestisci il tavolo e prepari gli ingredienti per preparare della pasta all’uovo. Chi mi conosce bene sa che mi piace sporcarmi le mani di farina per impastare, così apro il cassettone dove tengo le mie farine e vedo la integrale. E se provassi? Per non farle troppo toste integro la integrale con la 00 e il gioco è fatto. Sono rimasta molto soddisfatta, soda al punto giusto, maneggevole da tirare e il sapore molto buono. Così quando i miei ospiti sono arrivati dopo un veloce aperitivo si sono gustati un buon piattone di tagliatelle fatte in casa.

Per 4 persone

uova 3 grandi
farina 00 165 gr.
farina integrale 165 gr.

Miscelare le due farine e disporle a fontana al centro del tagliere, aprire le tre uova e metterle al centro della fontana. Con una forchetta sbatterle e pian piano prendere la farina intorno fino a quando le uova sono ben assorbite, dopo di che iniziare a impastare con le mani fino a quando tutta la farina non sia stata tutta raccolta, se l’impasto dovesse risultare ancora appiccicoso mettere un pochino di farina 00, al contrario se dovesse essere troppo duro bagnatevi leggermente le mani e riprendete a impastare. Lasciate riposare il panetto almeno una mezz’ora coperto da pellicola o mettetelo in un foglio per alimenti. Spolverate il tagliere di farina, ponete al centro il panetto infarinato e con il mattarello schiacciatelo e iniziate a tirarlo. Quando sarà un pò steso iniziate ad arrotolarlo nel mattarello e allargate la sfoglia. Lo spessore per le tagliatelle non deve essere sottilissimo.

Ora prendete un canovaccio e arrotolate la pasta su di esso così si asciugherà e l’umidità della pasta verrà assorbita dalla stoffa. Dopo una mezz’ora riprendete la vostra pasta, liberatela dal canovaccio e riarrotolatela a girandola prendendo gli estremi e portandoli verso il centro, ora con l’aiuto di una coltellina o di un buon coltello a lama liscia tagliate le vostre tagliatelle che non devono essere più larghe di 6/7 mm. Srotolatele e spolverate di semola per non farle attaccare. Portate a bollore una pentola d’acqua salate e calate le vostre tagliatelle. Il tempo di cottura è brevissimo visto che sono fresche. Scolatele e tuffatele nel ragù. Servite calde.

Lasagne alla bolognese

Lasagne alla bolognese

Qualche tempo fa decisi di perfezionarmi sulla preparazione di primi piatti locali così seguii un corso con una maestra sfoglina per imparare a tirare la sfoglia. La pasta tirata con il mattarello ha un gusto diverso e la porosità che acquista la senti al palato 

tagliatelle al cacao con crema al gorgonzola e noci

tagliatelle al cacao con crema al gorgonzola e noci

Oggi avevo voglia di qualcosa di diverso, sono giorni che tiro sfoglie al mattarello per preparare tortellini. Di recente ho partecipato ad un corso di paste natalizie e l’idea di fare paste colorate mi incuriosiva. Così in un momento di pausa dalla classica sfoglia gialla 

ravioli al cavolfiore

ravioli al cavolfiore

Questo piatto nasce da un’idea di cucinare un primo piatto nel vino. Volevo un ripieno corposo e ricco che stava bene con il sapore forte e amarognolo dato dal vino rosso cotto. Ebbe così successo che in menù il piatto portava il nome del locale, era un pò come dare l’impronta di chi eravamo. Un piatto invernale che in questo finale di stagione è ancora gradevole gustare, nel ripieno troviamo il cavolfiore amalgamato al formaggio, il condimento, a base di vino rosso, racchiude una crema al formaggio erborinato il tutto legato da una granella di noci che dona un briciolo di croccantezza.

per la pasta
semola di grano tenero
acqua
sale

per il ripieno
cavolfiore 1 piccolo (700 gr.)
formaggio misto pecora mucca 200 gr.
burro 1 noce

per il condimento
burro 1 noce
olio evo
erborinato di pecora 200 gr (sostituibile con gorgonzola)
vino rosso corposo 1 bicchiere
latte q.b.
alloro 1 o 2 foglie
granella di noci

Dapprima prepariamo la pasta. Mettere la farina di semola a fontana sulla spianatoia, aggiungere il pizzico di sale e a filo l’acqua, la pasta deve risultare soda e elastica, troppa acqua renderebbe l’impasto troppo molle e stendendola si avrebbe difficoltà. Lasciar riposare una ventina di minuti. Ora dedichiamoci al ripieno. Pulire il cavolfiore dividere le cime e lavarle bene. Far bollire in acqua salata. A cottura ultimata scolarlo. In una pentola bassa e larga mettere una noce di burro e ripassare il cavolfiore schiacciandolo con una forchetta, questo per farlo asciugare bene e per renderlo il più possibile una crema. Grattugiare il formaggio e amalgamarlo al cavolfiore. Fate raffreddare bene. Una volta pronto mettere il ripieno in un sac a poche. Stendere la pasta. Se si hanno braccia allenate stenderla con il mattarello, altrimenti con la nonna papera o sfogliatrice elettrica allo spessore numero 3. Stendere due sfoglie sulla spianatoia infarinata e con il sac a poche creare dei mucchietti di ripieno su una sfoglia, appoggiare sopra l’altra sfoglia e farla aderire in modo da togliere tutta l’aria e con un coppapasta creare i ravioli. Fateli riposare. Portare a bollore dell’acqua salata e buttare i ravioli, nel frattempo prepariamo il condimento. In una padella bassa e larga mettere una noce di burro con un filo d’olio e far sciogliere a fuoco dolce. A questo punto unite il formaggio erborinato tagliato a piccoli pezzi con il latte e far sciogliere il tutto creando una crema. Mettere le foglie di alloro e il vino rosso. Una volta evaporato l’alcol alzare il fuoco. Con un mestolo forato prendete i ravioli dalla pentola e poneteli nella padella per ultimare la cottura in modo che la cremina si addensi e si amalgami. Servite subito spolverando con la granella di noci.

tortelloni alla zucca

tortelloni alla zucca

Seguendo la teoria della stagionalità di usare prodotti del periodo possiamo dire che questo è senza dubbio il tempo della zucca. Allora via alle vellutate, alle torte e ai primi piatti. Oggi tortelloni. Ci sono molte varianti e tante ricette per creare queste meraviglie. Seguendo 

culurgionis ogliastrini

culurgionis ogliastrini

Un piatto a me molto caro, un piatto noto per chi almeno una volta si è recato in Sardegna. I culurgionis o culurgiones o culurzònes d’Ogliastra sono una pasta fresca ripiena a forma di sacchetto. Il ricco ripieno è composto da patate lessate formaggio e