Autore: staff

carciofi alla menta

carciofi alla menta

La stagione ancora ci propone dei bei carciofi così li abbino alla menta fresca e preparo un contorno fresco e sfizioso che ricordano quelli alla moda romana. La preparazione è semplice e veloce. carciofi 4 aglio 2 spicchi prezzemolo menta olio evo sale pepe vino 

acciuleddi

acciuleddi

Tipico dolce sardo del periodo di carnevale. Credo abbia origine nella zona nord orientale della Sardegna, in Gallura, ma conosciuto in gran parte dell’isola. Sono delle treccine di pasta dolce che vengono prima fritte e poi passate nel miele. A piacere si possono decorare con 

arancini di carnevale

arancini di carnevale

Siamo in pieno clima carnevalesco e nell’attesa di veder sfilare le mascherine tra stelle filanti e coriandoli ci gustiamo i dolci che la tradizione ci regala. Da nord a sud per il periodo più grasso dell’anno troviamo dolci sostanziosi e fritti che siano ripieni di crema come le castagnole o zeppole o semplicemente delle strisce di pasta fritte spolverate di zucchero a velo come le sfrappole o chiacchiere o bugie. Io per tradizione, legata alla mia terra d’origine le Marche, preparo la cicerchiata (palline di pasta fritte condite con miele o miele e cacao) e gli arancini, strisce sottili di pasta ripiene di buccia d’arancia e zucchero arrotolate a girella o a girandola.

per ca. 20 arancini

per la pasta

farina 00 300 gr.
lievito di birra 10 gr.
uovo 1
zucchero 50 gr.
latte 1/2 bicchiere
burro 50 gr.
vanillina 1 bustina
sale un pizzico

per il ripieno
arance 2
limoni 1
zucchero 100 gr.

olio di semi per friggere
zucchero a velo (facoltativo)

Pesare gli ingredienti. Intiepidite il latte e versate il lievito facendolo sciogliere, in un pentolino mettete il burro e su fuoco dolce fatelo fondere delicatamente. Sul tagliere mettete la farina a fontana e aprite l’uovo. Unite lo zucchero e il latte con il lievito poi il burro fuso con il pizzico di sale e la vanillina. Amalgamate il tutto con l’aiuto di una forchetta e iniziate ad impastare, la massa non deve appiccicare e deve risultare morbida e asciutta.

Mettete la pasta in una ciotola avvolgete con la pellicola e tenete in ambiente caldo per almeno un’ora. Grattugiare la buccia delle arance e del limone e ponete in ciotola con lo zucchero. Una volta trascorso il tempo di riposo stendete la pasta sul tagliere infarinato ad uno spessore di ca. 5 mm. dando una forma rettangolare.

Versate il ripieno di zucchero ed agrumi e allargatelo sull’intera superficie. Ora iniziate ad arrotolate dal lato più lungo, se volete delle girelle proseguite dallo stesso lato se invece preferite delle girandole arrotolate fino al centro del rettangolo e poi iniziate dall’altro lato. Con un coltello affilato tagliate ad uno spessore di ca. 1,5 cm. Mettete dell’olio di semi in una padella capiente e portate a temperatura. Friggete pochi arancini alla volta. Scolateli bene e una volta asciutti potete servirli, se lo gradite spolveratele con zucchero a velo.

crackers ai semi

crackers ai semi

Era un pò che mi frullava in testa di preparare qualcosa di sfizioso e croccante con i semi. Da presentare ad un aperitivo per accompagnare i formaggi ma anche solo come spezzafame da sgranocchiare a metà mattina o pomeriggio. La croccantezza la sapidità e il 

tortelloni alla zucca

tortelloni alla zucca

Seguendo la teoria della stagionalità di usare prodotti del periodo possiamo dire che questo è senza dubbio il tempo della zucca. Allora via alle vellutate, alle torte e ai primi piatti. Oggi tortelloni. Ci sono molte varianti e tante ricette per creare queste meraviglie. Seguendo 

Torta californiana al cioccolato

Torta californiana al cioccolato

Se amate il cioccolato fondente questa ricetta non ve la dovete perdere. Un gusto avvolgente e un profumo travolgente. Facile da eseguire questa torta presenta una base morbida e profumata e una crema ganache golosa e corposa. Io l’ho decorata con i lamponi che ben si sposano con il cioccolato dando un tocco acidulo e gradevole. Ho preso spunto dalle ricette del web ma ho variato sia nella scelta del cioccolato, optavano per il cacao, sia nelle dosi. Quello che vi occorre per questa torta, oltre agli ingredienti sotto elencati, è uno stampo furbo da crostata, così chiamato in quanto presenta un solco sulla base che permette di essere farcito una volta rovesciato.

Per la base
cioccolato fondente 150 gr.
burro 60 gr.
farina 00 100 gr.
uova 2
zucchero 130 gr.
latte mezzo bicchiere
lievito per dolci 1 cucchiaino

Per la crema ganache
cioccolato fondente 150 gr.
panna fresca 150 gr.
burro 30 gr.
lamponi

Iniziamo con le preparazioni di base. Imburrare e infarinare la tortiera (cm. 26 di diametro) e accendere il forno a 180°. Far sciogliere il cioccolato spezzettato e il burro a bagnomaria o nel microonde. Nel frattempo montare bene le uova con lo zucchero, il composto deve gonfiare e schiarire. Unire il cioccolato con il burro mescolando dall’alto verso il basso per non smontare il composto, dopo di che aggiungere la farina setacciata insieme al cucchiaino di lievito e un pò di latte. Amalgamare il tutto. Se l’impasto dovesse risultare troppo denso aggiungere altro latte, la consistenza della massa deve essere cremosa nè liquida nè compatta. Versare nella teglia e infornare per ca. 20-25 minuti (dipende dal forno), alla prova stecchino deve risultare cotta in superficie umida al centro. Lasciar raffreddare. Per la crema far sciogliere a bagnomaria o nel microonde il cioccolato spezzettato con il burro, aggiungere la panna fresca e mescolare con cura fino a quando il cioccolato non abbia assorbito tutta la panna e l’amalgama non risulti lucida. Far riposare il composto giusto il tempo di capovolgere lo stampo e sformare la base su un piatto da portata o alzatina. Versare la ganache al centro della torta, una volta assestata la crema decorare con i lamponi. Se lo gradite spolverizzate con un pò di zucchero a velo, ma solo la singola fetta servita e non l’intera torta, il cioccolato lo assorbirebbe subito e il composto perderebbe lucidità e consistenza.

granola

granola

Iniziamo la giornata con sprint ed energia. Una colazione ricca e sana. La granola, meglio conosciuta come muesli, è un composto di cereali, semi e frutta secca legati da uno sciroppo a base di miele e grassi. Gli ingredienti sono molto salutari e importanti al 

culurgionis ogliastrini

culurgionis ogliastrini

Un piatto a me molto caro, un piatto noto per chi almeno una volta si è recato in Sardegna. I culurgionis o culurgiones o culurzònes d’Ogliastra sono una pasta fresca ripiena a forma di sacchetto. Il ricco ripieno è composto da patate lessate formaggio e 

carciofini sott’olio

carciofini sott’olio

Far conserva di una cosa = preservarla e farne tesoro. Conserva di un alimento = trattare e confezionare in modo da poter essere mantenuto a lungo senza che le sue caratteristiche subiscano alterazioni.

E’ un modo per poter mangiare alcuni cibi tutto l’anno, alcune volte ci viene il desiderio di alcuni prodotti e ci sentiamo rispondere che non è stagione, con queste tecniche di conservazione invece possiamo degustarli quando vogliamo. D’estate quando i pomodori sono maturi si fa la “conserva” per far dispensa tutto l’anno e mangiare la salsa fatta in casa. Ogni stagione ci offre ottima frutta per far marmellate e confetture, d’inverno preparo la marmellata di arance o la confettura di kiwi, in tarda primavera quella di fragole per poi sbizzarrirmi in estate con le susine, le prugne, le ciliegie, le albicocche e le pesche.

In questo periodo invece, ogni anno, mi diletto a conservare dei piccoli “frutti” che io chiamo di ultimo taglio. Quando la stagione è oramai alle porte troviamo un’infinità di piccoli carciofi così me ne porto a casa delle cassette e inizio la preparazione di queste delizie da consumare poi come antipasto o come contorno. Prima si puliscono dalle foglie esterne più dure, si rifila poi la base e si tagliano le punte. Si fanno poi sbollentare per ca. 10 minuti in acqua e aceto di vino in egual misura e sale. Trascorso il tempo si scolano bene e si mettono con la testa rivolta verso il basso su un canovaccio pulito, questo per far si che perdano tutto il liquido assorbito in cottura. Ci vuole del tempo così io li lascio per 8/10 ore o anche tutta la notte. Il giorno seguente ci si prepara all’invasamento. Si sterilizzano i vasi in una pentola d’acqua bollente per ca. 15 minuti mentre i tappi a capsula devono essere nuovi. Nel frattempo fare un trito di aglio prezzemolo e a piacere del peperoncino. Asciugare i vasi con un canovaccio pulito e iniziare a invasare alternando i carciofini al trito e all’olio, io preferisco quello d’oliva o quello più leggero di semi di girasole, quello extra vergine io lo sconsiglio sia per la pesantezza sia per il gusto troppo fruttato. Una volta giunti in cima del vaso con una forchetta o spatola far si di sistemare bene i carciofini, avvicinarli bene l’uno all’altro senza spaccarli, così non ci saranno spazi vuoti e aria. Prima di chiudere vedere che non ci siano bollicine, quindi collocare un distanziatore e chiudere con il tappo. Procedere con la pastorizzazione. Immergere i vasi avvolti in canovacci in un pentolone pieno d’acqua, tanta quanto a coprire i vasi, raggiungere i 90 gradi e lasciare una quindicina di minuti. Se i vasi sono grandi lasciare un tempo maggiore. Nei 10/15 giorni successivi alla preparazione osservare i vasi, se doveste vedere bollicine o l’olio cambiar colore o opaco non consumare il prodotto perchè la conserva si è alterata. Consumare i carciofini dopo 2/3 mesi dalla lavorazione in quanto avranno perso la forte acidità e assorbito gli aromi dell’olio e del trito.

carciofini 4 kg.
acqua 2 lt.
aceto di vino 2 lt.
sale
olio d’oliva o di girasole q.b.
aglio
prezzemolo