Autore: staff

saltimbocca al salmone

saltimbocca al salmone

Rivisitazione di un classico piatto della cucina romana. La ricetta tradizionale prevede la carne di vitello qui invece il protagonista è il salmone, per il resto gli ingredienti e il procedimento di esecuzione è il medesimo. Trovo questo piatto fresco e invitante si può presentare 

sformato di broccoli e patate

sformato di broccoli e patate

Un salva cena ma anche uno svuota frigo data la sua versatilità e la possibilità di accostamenti. Normalmente questo sformato si fa con le patate ma siccome mia figlia dai gusti particolari ama più i broccoli che le patate ho visto bene di metterli insieme. 

strudel

strudel

Ricordi e sapori d’infanzia. In questo periodo dell’anno in casa si sentiva un profumo caldo di mele cotte e cannella. Mia mamma è trentina e a tavola portava spesso i piatti della sua tradizione, canederli in brodo, il zelten durante le festività natalizie e l’immancabile strudel. Buono da mangiare a fine pasto ma anche a merenda accompagnato da un buon tè. La ricetta è molto discutibile, ognuno ha il suo modo di prepararlo. Con la pasta che non è né una frolla né una sfoglia ma è la pasta da strudel tirata sottilissima e il ripieno è il classico con mele, pinoli uvetta e cannella. Ci sono molte varietà di mele a me hanno insegnato ad usare le renette un pò più acidule e dalla buccia rugginosa. La pasta come dicevo è una pasta diversa chiamata anche pasta matta, la presenza dell’olio consente di avere una pasta elastica adatta ad essere tirata sottilissima, anche qui alcuni mettono un uovo per avere più elasticità, altri no. In Alto Adige mettono anche un pizzico di lievito ecco perchè sembra quasi una frolla. Nel Trentino no, rimane più sottile e croccante. Questa è la ricetta della mia famiglia.

Per la pasta
farina 00 130 gr.
acqua 80 ml.
olio di semi 13 ml.
sale 2 gr.

Per il ripieno
mele renette 4
uvetta 70 gr.
pinoli 35 gr.
zucchero 50 gr.
buccia grattugiata di mezzo limone
burro 30 gr.
grappa mezzo bicchierino (facoltativo)
pane grattugiato 50 gr.
cannella 1 cucchiaino

Per la finitura
uovo 1
zucchero 1 cucchiaio
cannella
zucchero a velo

Mettere l’uvetta a bagno con dell’acqua per ammorbidirla (potete farlo anche la sera prima). Sbucciare le mele e affettarle non troppo finemente. Prendete una ciotola capiente e mettete le mele. Aggiungere lo zucchero, i pinoli,
l’uvetta scolata e leggermente strizzata, la buccia grattugiata del mezzo limone, la grappa se la gradite. Sciogliete il burro e aggiungetelo alle mele lasciandone un pò da parte (vi servirà per spennellare la pasta) e in ultimo la cannella. Con un cucchiaio mescolate bene il tutto coprite con pellicola e lasciate in frigo a macerare. Ora dedichiamoci alla pasta. In una ciotola versate la farina setacciata, l’acqua l’olio e il sale e mescolate bene. Trasferite la massa sulla tavola e impastate coprite la pasta con la pellicola e mettete in frigorifero a riposare per almeno una mezz’ora. Trascorso il tempo infarinate la tavola e tirate la pasta più sottile che potete dandole una forma rettangolare. Con l’aiuto del mattarello aiutatevi, arrotolando la pasta, a trasferirla su un foglio di carta forno che servirà sia per appoggiarla in teglia che per aiutarvi ad arrotolare lo strudel.

Di nuovo stesa spennellatela con il burro fuso e raffreddato (quello che avevate lasciato da parte) lasciando i bordi puliti di almeno un paio di centimetri. Spolverate con il pane grattugiato. Ora mettete le mele distese sulla pasta cercando di livellare bene il tutto e con l’aiuto della carta iniziate ad arrotolare la pasta, chiudete e sigillate i bordi. Trasferite il tutto su una leccarda da forno e finite spennellando con l’uovo sbattuto e lo zucchero e cannella mescolati insieme. Infornate a forno caldo a 180° per circa 40/45 minuti ca. Lasciate ben raffreddare prima di tagliare e al momento di servire se vi piace spolverate di zucchero a velo.

risotto con topinambur, gorgonzola e nocciole

risotto con topinambur, gorgonzola e nocciole

Ieri mi sono voluta cimentare in questo risotto dai gusti proprio invernali, al mercato ho trovato dei bei topinambur e la voglia di risotto è arrivata immediata. Per me il risotto è come una coccola e quando ne sento il bisogno lo devo preparare. Il 

su spinu

su spinu

Su spinu è un piatto della tradizione contadina sarda. Ideale per il periodo invernale quando si consuma piacevolmente stufati e carni in umido. La carne di maiale è sostanziosa, le olive sono gustose e l’aggiunta della verza aiuta ad equilibrare l’insieme. Originariamente il piatto presenta 

vellutata di carota e zucca

vellutata di carota e zucca

Minestre, minestroni, zuppe, creme e vellutate sono piatti confortanti che ti abbracciano con calore dopo una lunga giornata di lavoro, ti scaldano il cuore. Oggi propongo una vellutata, da gustare come una dolce carezza. La sua morbidezza non viene apprezzata da tutti forse perché mancando il gesto di masticazione dà come la sensazione di non saziare, ma accostato a qualcosa di croccante vedrete che l’insieme stupirà. Questa di carote e zucca
è dolciastra così l’ho arricchita con del prosciutto saltato in padella, una spolverata di pepe e un accenno di panna acida, il tutto per un gioco di contrasti.

carote 400 gr.
zucca pulita 500 gr.
patate 2
rosmarino 1 rametto
cipolla 1 piccola
sale
olio evo
acqua
prosciutto crudo 3 fette
pepe
panna acida 1/2 cucchiai

per la panna acida
panna fresca 200 ml.
yogurt greco 100 gr.
succo di mezzo limone

Se no trovate la panna già pronta preparatela amalgamando lo yogurt con la panna e unite il succo di mezzo limone, assaggiate e aggiungete altro succo se necessario. Mettetela in un vasetto sterilizzato e ponete in frigorifero almeno un’ora. Spuntate, pelate e tagliate le carote e le patate, pulite la zucca dalla buccia, dai semi e dai filamenti. Sbucciate e affettate sottilmente una cipolla e ponete con un giro di olio in una pentola capiente con il rametto di rosmarino. Su fuoco dolce fate appassire la cipolla mentre il rosmarino rilascerà i suo profumi, dopo cinque minuti togliete il rametto di rosmarino e unite le carote tagliate a rondelle, fate insaporire e unite ca. 1 litro d’acqua. Alzate leggermente il fuoco e iniziate a cuocere. Dopo ca. 15 minuti unite le patate e la zucca e aggiustate di sale. Continuate la cottura per altri 30 minuti mettendo il coperchio. Trascorso il tempo se vedete che la carote è morbida spegnete il fuoco e con un frullatore ad immersione frullate il tutto, il composto deve risultare morbido e cremoso come omogeneizzato. Nel frattempo tagliuzzate sottilmente le fette di prosciutto e arrostitelo in una padellina. Al momento di servire porzionate la vellutate in coppette o piatti individuali spolverate con il prosciutto arrostito, una presa di pepe e completate con la panna acida. Se non gradite il prosciutto potete accompagnare con dei crostini di pane nero arrostito in padella o con semi di zucca tostati.

Blondies alle noci pecan

Blondies alle noci pecan

Un dolce al cioccolato tipico della cucina americana, si taglia a quadrotti e viene servita come dolce a fine pasto o per accompagnare un thè. I Blondies sono la variante dei più famosi Brownies. Parenti stretti direi solo che sono la versione bianca o bionda, 

ravioli al cavolfiore

ravioli al cavolfiore

Questo piatto nasce da un’idea di cucinare un primo piatto nel vino. Volevo un ripieno corposo e ricco che stava bene con il sapore forte e amarognolo dato dal vino rosso cotto. Ebbe così successo che in menù il piatto portava il nome del locale, 

agnello con i carciofi

agnello con i carciofi

Solitamente siamo abituati a consumare carne di agnello durante il periodo pasquale, o perchè gli diamo un significato cristiano o perchè, come ci raccontano, in questo periodo la carne è più buona. Io adoro l’agnello anche se ha un’odore particolare e la sua carne non è molto magra. Mi piace sia cotto al forno sia in umido, perchè diventa più tenero, cotto arrosto o grigliato invece rimane più tenace e a volte gommoso. In umido mi piace accostarlo alle verdure che siano cardi, finocchietto selvatico o, come in questa ricetta, ai carciofi. L’abbinamento lo trovo geniale, la dolcezza del carciofo ben si sposa con il sapore forte della carne. Per una cena in cui volete fare bella figura presentatelo con del riso pilaf.

spalla d’agnello 1,5 kg. ca.
carciofi 5/6
olio evo
prezzemolo
aglio
vino bianco.

Da fare in umido preferisco la spalla o le costoline, fatevelo sporzionare e tagliare a bocconi dal macellaio. In una pentola capiente mettete a soffriggere l’aglio tritato con l’olio e poi unite la carne e fatela rosolare un pò. Sfumate con del vino bianco e una volta perso l’effetto dell’alcol salate e unite un pò di prezzemolo.

Fate insaporire e coprite con dell’acqua calda. Iniziate la cottura a fuoco medio mettendo il coperchio. Nel frattempo pulite i carciofi, togliete le foglie esterne dure e tagliate le punte, pulite la base e se i gambi sono teneri anche questi. Tagliateli a metà e da ogni metà ricavatene tre parti, pulite dall’eventuale barbetta e metteteli in una ciotola con dell’acqua fredda e mezzo limone. Dopo circa 25 minuti togliete il coperchio e aggiungete i carciofi, salate ancora un pochino e aggiungete altra acqua calda se necessario. Continuate la cottura altri venti minuti con il coperchio. Trascorso il tempo assaggiate, se la carne è morbida continuare la cottura altri cinque minuti senza coperchio per far restringere un pochino il sughetto, altrimenti proseguite ancora. Al momento di servire spolverate con dell’altro prezzemolo tritato.

carciofi alla menta

carciofi alla menta

La stagione ancora ci propone dei bei carciofi così li abbino alla menta fresca e preparo un contorno fresco e sfizioso che ricordano quelli alla moda romana. La preparazione è semplice e veloce. carciofi 4 aglio 2 spicchi prezzemolo menta olio evo sale pepe vino